Si ottiene dalla fermentazione acida dell’alcool e dagli alcoolici (per gli usi di cucina il migliore è l’aceto di vino).
Oltre che per condire le insalate, è ottimo per talune pulizie, dacché fa scomparire quella specie di pellicola lasciata a volte dalla schiuma del sapone o dci detersivi. In particolare, i lavai d’acciaio passati con una spugna imbevuta d’aceto, sciacquati e asciugati con cura, riacquistano il lucido primitivo. Inoltre, serve per togliere macchie di sostanze alcaline e per ravvivare i colori dei tessuti stampati cui l’uso e il tempo hanno tolto l’originaria vivezza (un telo intinto nell’aceto allungato con acqua e strizzato ben bene non di rado elimina anche il segno lucido del ferro da stiro dalle stoffe scure).
Per eliminare il deposito che macchia le pareti dell’ampolla dell’aceto e che si è incrostato sul fondo, riempitela d’acqua fresca e aggiungetevi un cucchiaino d’ammoniaca. Dopo parecchie ore, o meglio dopo tutta una notte, sciacquatela in acqua caldissima e mettetela a scolare capovolta.